Cenni climatici e storici:
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Il clima è generalmente mite, più ventilato nelle zone costiere, verso l'interno tende a essere più continentale con escursioni termiche più marcate rispetto alla costa
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Terreno prevalentemente collinare
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il nome deriva dagli Etruschi, da essi prese il nome di Etruria prima , da cui derivò Tuscia ( per i Romani) e successivamente Tuscania ( Toscana)
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La tradizione vitivinicola risale a prima del VII secolo a.C.
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Gli etruschi importarono la vite dall'Oriente coltivandola con il metodo a sostegno vivi (Alberata)
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E' una delle regioni italiane che si produce più vini di qualità
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Terza regione come numero di DOCG
Principali vitigni bacca rossa:
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Sangiovese di Toscana
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Canaiolo nero
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Ciliegiolo
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Colorino
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Malvasia nera
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Mammolo
Internazionali
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Cabernet franc
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Cabernet Sauvignon
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Merlot
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Sysah
Principali vitigni bacca bianca:
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Albarola
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Ansonica
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Malvasia Toscana
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Vernaccia di San Geminiano
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Trebbiano toscano
Internazionali
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Chardonnay
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Sauvignon Blanc
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Viogner
Sangiovese Vitigno principale bacca rossa:
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Vitigno più coltivato in italia ( 700.000 ha) conosciuto già dagli etruschi
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Molto sensibile ai fattori esterni quali terreno e clima ed è in grado di adattarsi, genera vino molto diversi in base alle caratteristiche delle varie zone in cui è coltivato
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Ha maturazione molto tardiva predilige un inverno freddo ed una estate calda e siccitosa
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Per esprimersi al meglio necessita di terreni collinari poco fertili, argillosi-calcarei con abbondante scheletro*
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Due grandi sottovarietà in base alla grandezza dell'acino con nomi diversi in base alla zona
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Sangiovese piccolo --> Morellino in Maremma
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Sangiovese grosso --> Brunello a Montalcino e Prugnolo Gentile a Montepulciano
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Trebbiano Vitigno principale bacca bianca:
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Vitigno bianco più coltivato in italia (55.000 ha)
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Ha origini molto antiche citato da Plinio il vecchio della naturalis Historia
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E' più corretto parlare di Trebbiani, una "famiglia" che comprende diverse varietà tra cui:
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Trebbiano Spoletino
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Trebbiano Romagnolo
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Trebbiano d'Abruzzo
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Trebbiano Toscano -- in Umbria Procanico e in Francia Ugni Blanc ( base per il cognac)
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Il Chianti:
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Risale al 1398 il primo documento storico in cui il nome Chianti è associato al vino prodotto
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Fino al 1932 per "Chianti" si intende il vino prodotto all'interno dei confini definiti da Cosimo de' Medici corrispondente circa all'odierno "Chianti Classico"
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Nel 1924 nasce il consorzio per la difesa del vino tipico del Chianti, simbolo è il "Gallo Nero"
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Nel 1932 il Ministero dell'Agricoltura ampliò la zona del Chianti, includendo sette sottodenominazioni
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Nel 1932 aggiunge il suffisso "Classico"
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Nel 1996 il "chianti classico" ottiene un disciplinare autonomo
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Il territorio:
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Il tipo di suolo che caratterizza l'area è molto variabile. Dato comune a quasi tutta la zona, è la presenza di Galestro e alberese ( marna calcarea). Questo terreno ricco di scheletro è particolarmente adatto per il Sangiovese. A questo si aggiungono delle differenze climatiche tra le varie zone che contribuiscono a caratterizzare i vini.
Chianti Classico:
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Nel 1967 ottiene DOC e nel 1996 la DOCG
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Dal 2016 è vietato l'utilizzo di vitigno a bacca bianca
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Base Ampelografica: Sangiovese 80/100 % altri vitigni bacca nera autorizzati max 20 %
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Annata 1° ottobre un anno dopo la vendemmia
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Riserva 24 mesi di cui 3 mesi in bottiglia dal 1 gennaio successivo alla vendemmia
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Gran selezione 30 mesi di cui 3 mesi in bottiglia dal 1 gennaio successivo alla vendemmia
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Contenitori ammessi: bottiglia bordolese, Fiasco toscano tradizionale e fascetta "Gallo Nero"
Chianti:
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Nel 1967 ottiene DOC e nel 1984 la DOCG
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Base Ampelografica: Sangiovese 70/100 % - cabernet Sauvignon e Cabernet Franc max 15% sono ammessi vitigni bacca bianca autorizzati max 15 %
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Annata 1° marzo successivo alla vendemmia
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Riserva 24 mesi (3 mesi in botte in base alle sottozone) dal 1 gennaio successivo alla vendemmia
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Superiore 12,5 % alcool in volume
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Contenitori ammessi: bottiglia bordolese, Fiasco toscano tradizionale
Il governo toscano:
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è una tecnica di cantina tradizionale nei due disciplinari del Chianti
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Consiste in una lenta rifermentazione del vino aggiungendo uve leggermente appassite
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Si usa per vini non destinati all'invecchiamento
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Funzionamento:
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Una parte delle uve viene messa ad appassire su graticoli
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Vengono aggiunte al vino dopo la prima fermentazione (novembre)
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Si avvia la fermentazione che contribuisce a dare morbidezza e prontezza di beva
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Il Brunello di Montalcino:
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Nasce grazie ad una intuizione di Clemente Santi verso il 1860 nella tenuta del Greppo
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In controtendenza per l'epoca decise di usare un clone di Sangiovese caratterizzato da una bacca più grossa e scura con buccia più spessa
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A fine '800 Ferruccio Biondi Santi inizia a vinificarlo in purezza, con ottimi risultati, ed avvia una selezione dei cloni migliori che porterà all'odierna caratterizzazione.
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Primo vino in italia ad ottenere la DOCG nel 1980 ( disciplinare modificato nel '84 e '98)
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Oggi conta più di 200 produttori su un territorio di circa 2100 ha
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Il Territorio
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Il Sangiovese è un vitigno fortemente influenzato dal terroir, ogni versante della collina è caratterizzato inoltre da cambiamenti microclimatici che incidono sui vini
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Nord-Ovest: è meno sfruttato composto da galestro e alberese alternato a zone di argilla o detriti alluvionali
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Est-Nord Est: è costituito principalmente da marne argillose di origine pliocenica con terreni galestro argillosi "Vini più ruvidi più acidi ma più longevi"
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Ovest-Sud Ovest: dominato dai terreni galestrosi con clima più mite, risente dell'influenza della cosa :"Vini più morbidi, ma meno longevi"
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Nel 1966 ottiene DOC e nel 1980 la DOCG
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Base Ampelografica: Sangiovese Grosso 100 % -
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Riserva invecchiamento minimo 6 anni
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Contenitori ammessi: bottiglia bordolese
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Zona di produzione: Comune di Montalcino SI
Il Vino Nobile di Montepulciano:
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Un'antica leggenda vuole Montepulciano fondata per volontà del re etrusco Lars Porsenna, seguito dagli abitanti di Chiusi che diedero nome al colle Mont Politicus
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Sante Lancerio, celebrava il Montepulciano come il "vino per le tavole dei nobili" da qui forse l'origine del nome Vino Nobile.
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All'inizio del '900 la maggior parte del vino prodotto era chianti, il nobile di Montepulciano sembrava ad appartenere al passato, la DOC e poi la DOCG segnano la rinascita
- Base Ampelografica: Sangioveve grosso (prignolo Gentile) minimo 70 % altri vitigni bacca nera autorizzati max 30 % son ammessi vitigni bacca bianca autorizzati max 5 %
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Riserva invecchiamento minimo 3 anni
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Contenitori ammessi: bottiglia bordolese
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Zona di produzione: Comune di Montepulciano SI
La vernaccia di San Gimignano:
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Vanta una tradizione antichissima
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I documenti delle gabelle di San Gimignano lo segnalano già nel 1276
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Viene citata da Dante Alighieri Boccaccio, Cecco Angiolieri e Buonarroti
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E'La prima DOC in italia 1966 e uni DOCG bianca della Toscana 1993
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Base Ampeolografica: Vernacia di San Geminiano minimo 85 % altri vitigni bacca bianca (non aromatici) autorizzati massimo 15 %
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Riserva immisione al consumo 1 gennaio dopo la vendemmia
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Contenitori ammessi: bottiglia bordolese
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Zona di produzione: Comune di San Gimignano SI
Bottiglia Bordolese
I supertuscans:
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Tra la fine degli anni '60 e la metà del '70 alcuni produttori decisero di "declassare" i loro vini da DOC a VdT per poter usare altri uvaggi oltre a quelli dei disciplinari
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Nacquero vini completamente nuovi che utilizzavano tecniche e soprattutto vitigni completamente diversi ( principalmente alloctoni)
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L'origine del nome pare sia da attribuirsi alla stampa enologica americana verso la fine degli anni '70, per definire questi vini apprezzatissimi oltre oceano
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Col passare del tempo hanno raggiunto fama e prezzi molto elevati, ottenendo in alcuni casi, riconoscimenti particolari anche in termini di disciplinari.
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Lista completa Supertuscans
* scheletro: la parte rocciosa (pietre) presente nel terreno