Cenni storici e climatici:
Prime tracce della coltivazione della vite risalgono al VII secolo a.C. localizzate nella zona Nord del Tevere, dove sono state trovate anfore vinarie fenicie in alcune tombe dal corredo piuttosto ricco.
Si colloca sul versante medio-tirreno degli Appennini nella parte che guarda il Mar Tirreno. Il suo territorio è eterogeneo, con prevalenza di zone collinari e montuose, dove il clima è più continentale, sopratutto sui rilievi più alti, al confine con gli Abruzzi, mentre le pianure sono posizionate in prossimità della costa, lungo la quale vi è un climatiche e le precipitazioni sono piuttosto scarse. Anche la zona costiera offre aree adatte alla viticultura con suoli ghiaiosi e argillosi.
Principali vitigni bacca rossa:
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Cesanese d'Affile
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Cesanese comune
Internazionali
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Cabernet Franc
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Cabernet Sauvignon
Principali vitigni bacca bianca:
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Bellone
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Malvasia del Lazio
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Trebbiano giallo
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Moscato di Terracina
Internazionali
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Chardonnay
Le D.O.C.G.
Le D.O.C n° 28
Cesanese del Piglio DOCG:
Le prime notizie risalgono agli inizi dell'ottocento, solo alla fine dello stesso secolo vengono fatte le distinzioni tra "Cesanese Comune" più tipico nella zona dei Castelli Romani e il "Cesanese d'Affile" più diffuso nel comune omonimo e nella zona del Piglio, in Ciociaria. Si presenta con una matrice rosso rubino di media intensità, un colore che tende al granato sopratutto con l'invecchiamento. Al esame olfattivo i profumi sono in genere di frutta matura , con piccole percezioni di cassis, che si aprono a note caratteristiche terrose, di humos, sottobosco, tartufo e liquirizia e inconfondibili sfumature minerali.
possiamo dire che sia un vino da bere dopo alcuni anni di invecchiamento e da abbinare a piatti importanti come pernice tartufata, formaggio a pasta morbida stagionato, pollame nobile ripieno e carni di maiale ripieno.